Andranno al mare e in montagna. In gita per i monumenti della città, ma anche fuori porta e qualcuno pure all'estero. E ogni giorno giocheranno a calcetto, pallavolo, basket con pranzo al sacco. Sono i duemila bambini e ragazzi dei quartieri popolari e periferici che per tutta l'estate potranno seguire le attività organizzate dalle parrocchie e da diverse associazioni. Tutto gratuitamente grazie all'impegno dei volontari o di qualche privato che si fa avanti per finanziare l'estate dei bambini che alle spalle hanno famiglie in difficoltà. In attesa che anche le scuole dei quartieri a rischio si organizzino per rimanere aperte a luglio e ad agosto con un programma preciso in base a un progetto del ministero dell'Istruzione, l'estate è già partita.

I ragazzi di Brancaccio, con il centro Padre Nostro, andranno in Svizzera non solo in viaggio d'istruzione, ma anche per confrontarsi in un campo-scuola con coetanei in arrivo dall'Ucraina e dalla Moldavia. Una sorta di viaggio-studio. Chi resterà nel quartiere, invece, dalle 10 del mattino fino al tardo pomeriggio, potrà fare sport di ogni tipo con la possibilità di pranzare nella sede del centro. Altri andranno in colonia a Cefalù e due volte alla settimana tutti al mare a Mondello o a Isola delle Femmine. «Teniamo le porte aperte — dice Maurizio Artale, presidente del centro Padre Nostro — Per i ragazzi siamo un punto di riferimento. Cerchiamo di offrire un'alternativa di svago e di formazione a chi non ne ha. Purtroppo per chi cresce a Brancaccio c'è solo la strada, non possiamo permetterci di abbassare la guardia. L'esperienza all'estero per i nostri adolescenti sarà molto importante, conosceranno una realtà molto diversa da quella in cui vivono ogni giorno». Ed è così anche nei quartieri del centro storico. Al Borgo Vecchio l'associazione "Per esempio" ha lanciato in questi giorni la prima edizione delle "Borg'Olimpiadi" con decine di ragazzi e la manifestazione "Mediterraneo antirazzista", ancora per qualche giorno, dalla Magione allo Zen 2, coinvolgerà un centinaio di ragazzini nella pratica dello sport «contro il degrado dei quartieri». All'Albergheria sabato parte il programma proposto dai salesiani di Santa Chiara. «Abbiamo 150 ragazzi — dice don Enzo Volpe — dalle elementari alle superiori. Andremo all'acqua park di Monreale e anche al mare di Balestrate. L'attività estiva è un modo per non perdere i ragazzi quando finisce la scuola. Un modo per continuare a seguirli e, attraverso il gioco e lo sport, continuare anche a educarli. Se chiudessimo le porte, a settembre all'oratorio probabilmente non ci sarebbe più nessuno o si dovrebbe fare un lavoro immane per recuperarli uno a uno». La sera, poi, Santa Chiara apre le porte anche ai genitori con cene sociali e musica. Dall'altra parte della città, a Borgo Nuovo, padre Antonio Garau mette a disposizione i locali della parrocchia di San Paolo e non solo.

«C'è una struttura a Partinico — dice Garau — dove andiamo con i ragazzi perché c'è la piscina e possiamo organizzare dei giochi d'acqua come una sorta di piccole olimpiadi. Abbiamo tante richieste, le famiglie hanno bisogno di questo supporto in un quartieri come Borgo nuovo». È lo stesso allo Zen 2 dove l'associazione "Zen insieme" farà attività ludico- educative per tutta l'estate nelle strade del quartiere. Anche perché l'associazione è collegata con il "Punto luce" di Save the children, spazio educativo per i bimbi svantaggiati. «Abbiamo oltre cento bambini — dice Mariangela Di Gangi, presidente dell'associazione "Zen insieme" — E anche se allo Zen non abbiamo ancora una sede, non ci fermeremo neppure un giorno. Faremo come sempre attività educative di strada ».

di Claudia Brunetto

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Fonte: LaRepubblica.it

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